7° Volume: 1966


 
"L'umanità non è il culmine della creazione. L'evoluzione continua e l'uomo verrà superato. Spetta a ciascuno decidere se vuole partecipare all'avventura della nuova specie." Questo 1966 è l'anno della rivoluzione culturale in Cina. Una rivoluzione ancora più profonda sta avvenendo in un corpo che cerca una soluzione per tutti gli innumerevoli corpi sparsi sulla terra, la soluzione che può cambiare tutto: "Stiamo cercando il procedimento che ci darà il potere di disfare la morte… E' la mente delle cellule che troverà la chiave".
È la pericolosa transizione da un corpo mosso dalle leggi mentali al corpo del futuro, mosso da una legge ancora senza nome, sepolta nel cuore della cellula: "Una vibrazione compatta, più densa dell'aria, estremamente omogenea, di una luminosità dorata, piena di un potere propulsivo assolutamente fantastico... Tutto diventa strano, tutto!... Il corpo non dipende più dalle leggi fisiche". Come dev'essere strano, per il pulcino, uscire all'aria aperta dopo il chiuso del guscio: "Ogni parte del corpo sente il momento del cambiamento come una fine... Tutti i riferimenti consueti sono spariti... Non ho nessuna traccia da seguire!" E quale può essere la traccia per una prossima specie? "Bisogna che alcuni la trovino!".
Per il momento, ogni tanto l'altro "mondo" di colpo si rivela: "E all' improvviso, la meraviglia... Uno stato in cui il tempo ha un'altra realtà, così strano... un innumerevole presente. Un altro modo di vivere".
Ottant'anni prima, una bambina di nome Mirra aveva già vissuto, a suo modo, questa rivoluzione della materia: "Quando mi hanno detto che ogni cosa era fatta di "atomi", c'è stata come una rivoluzione nella mia testa: ma come! allora niente è reale!".
Una seconda rivoluzione avviene a livello della coscienza cellulare: la vecchia materia e le sue leggi apparenti si tramutano in un mondo nuovo, e in un nuovo modo di stare in un corpo.
 
 
[Presentazione]  [Precedente]  [Vol. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13] [Successivo]

© Istituto di Ricerche Evolutive.